La necropoli, scavata fra il 1875 e il 1897, comprendeva circa 100 sepolture in fosse terragne dotate di ricchi corredi: gli uomini possedevano le armi (spada, coltellaccio, lancia, scudo) e le relative cinture; le donne indossavano preziosi gioielli, fra i quali gli orecchini ‘a cestello’ in oro o in argento. Ben tre fosse contenevano inoltre i resti di cavalli con i loro finimenti, sacrificati e deposti accanto al cavaliere.

Fra le offerte vi era anche vasellame in ceramica e un vaso in pietra ollare. Dei materiali, in gran parte dispersi, restano oggi alcuni preziosi reperti acquistati sul mercato antiquario nel 1938 dai musei civici di Pavia e di Torino e altri oggetti recuperati tra il 1920 e il 1940 da Domenico Torasso, Segretario comunale di Borgomasino e Ispettore onorario alle antichità della zona, e poi passati in eredità nelle collezioni Pavetto e Torasso Calvetti.