La chiesa di San Michele

La pieve di San Michele, ubicata nel centro abitato e tuttora impiegata con funzioni parrocchiali, è la più antica chiesa battesimale del territorio eporediese. L’attuale edificio a tre navate è frutto di una ricostruzione cinquecentesca che ha risparmiato solo il campanile romanico dell’XI secolo.

Lo scavo archeologico condotto nel 2000 ha permesso di documentare il primo edificio ad aula unica, conclusa a est da un’abside, al centro della quale era collocato il fonte battesimale. La forma esagonale del parapetto del fonte, indicata da sei frammenti laterizi che ripartiscono il profilo esterno del basamento, inducono a ipotizzare una datazione al VI secolo.

In età romanica la chiesa venne riedificata invertendone l’orientamento, sul modello della cattedrale di Ivrea nella ricostruzione del vescovo Warmondo.