Nella città alta, in asse col teatro, sorgeva in età romana un edificio pubblico, forse un tempio, sostituito tra la fine del V e la prima metà del VI secolo dalla cattedrale di S. Maria e dal suo battistero.

Della cattedrale paleocristiana restano tracce delle fondazioni del pavimento in cocciopesto nella cripta, dove un’ara romana dedicata a Giove reimpiegata è ulteriore indizio della perdurante destinazione sacra dell’acropoli della città.

Anche nella cattedrale edificata dal vescovo Warmondo verso il 1000 il fulcro spirituale è costituito da un sarcofago romano reimpiegato come reliquiario per le spoglie venerate del martire San Besso, protettore della città.

 La cripta del Duomo con il sarcofago di C. Atecio Valerio

Disegno ricostruttivo della Cattedrale dell'XI secolo di F. Corni