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ATC - Fondo sociale 2021: verifica delle domande presentate tra febbraio e aprile 2021

 

 

Fondo sociale 2021: verifica delle domande presentate tra febbraio e aprile 2021

A seguito del grave attacco informatico subito dall’Agenzia nel mese di aprile, è in corso un’attività straordinaria di verifica delle domande di fondo sociale regionale presentate tra i mesi di febbraio e aprile 2021.

Per questo, tutti coloro che hanno fatto domanda prima del 9 aprile 2021, e non sono stati ricontattati dagli uffici, sono invitati a mettersi in contatto il prima possibile con Atc al numero di telefono dedicato: 011.3130504 (dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, il venerdì dalle 9 alle 12) o, preferibilmente, all'indirizzo e-mail: prenotazionifondo@atc.torino.it per prendere un nuovo appuntamento. Nella richiesta occorre indicare nome, cognome, numero di matricola e un recapito telefonico.

Anche chi non ha ancora fatto domanda di fondo sociale e pensa di essere in possesso dei requisiti, può naturalmente prenotare un appuntamento chiamando il numero: 011.3130504 o scrivendo una mail all’indirizzo: prenotazionifondo@atc.torino.it.

Gli inquilini che sono iscritti ai sindacati SUNIA, SICET e UNIAT possono presentare la domanda di fondo sociale anche rivolgendosi alla sede del proprio sindacato, senza alcun costo.

Chi invece ha presentato domanda dopo il 9 aprile 2021 non deve fare nulla: sarà cura dell’ufficio fondo sociale richiedere eventuali integrazioni, nel caso dovessero risultare necessarie.

Scadenze

Per evitare inconvenienti, si consiglia vivamente di non aspettare l’ultimo momento utile per presentare domanda di fondo sociale e pagare la quota minima (la scadenza è fissata al 30.09.2021), ma di mettersi in contatto con Atc.

Requisiti

Per accedere al fondo sociale è necessario:
- essere regolare assegnatario di casa popolare
- avere un indicatore ISEE 2021 non superiore a 6.398,75 euro
- aver pagato entro il 30 settembre 2021 la cosiddetta quota minima, che è pari al 14% del reddito lordo 2019 (comprensivo dell’eventuale reddito di cittadinanza) di tutto il nucleo famigliare, e comunque non inferiore a 480 euro, anche in caso di reddito zero.
Non sono riconosciuti nel pagamento della quota minima i rimborsi, eventualmente disposti da Atc nel corso dell'anno a favore dell'assegnatario.

Come pagare

E’ possibile versare la quota minima pagando le bollette del 2020, o effettuando un pagamento in contanti con modello Tesin in tutti gli sportelli del gruppo Intesa Sanpaolo, oppure dal sito Atc con il sistema pagoPA.