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IX Giornata del Dialogo Interculturale

Da 29.09.2016 21:30 fino a quando 30.09.2016 01:30
Postato da Ufficio Relazioni con il Pubblico
Categorie: Spettacoli
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Il Centro Locale INTERCULTURA di Ivrea e Canavese in collaborazione con Acmos, Albero della Speranza, Libera, Osservatorio migranti e Zac! in occasione della IX Giornata del Dialogo Interculturale presenta lo spettacolo teatrale liberamente tratto dal libro di G. Catozzella "Non dirmi che hai paura” - Produzione e regia di Elena Ruzza.

“Liberi di, Liberi da – Voci e volti –Storia di Samia”

GIOVEDI 29 SETTEMBRE 2015 – ORE 19.30

Movicentro, Via Dora Baltea 40/b, Ivrea.

 

Il programma della serata prevede:

ore 19,30 - APERITIVO A BUFFET “cinque continenti” (costo buffet e ingresso spettacolo 10€ - è gradita la prenotazione )

ore 21 – spettacolo (offerta libera) .

Ogni anno, nell’ultimo giovedì del mese di settembre, i volontari di Intercultura di tutto il mondo celebrano la Giornata del Dialogo Interculturale con centinaia di eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’educazione interculturale e della costruzione di un mondo in cui il dialogo e la comprensione tra persone di culture diverse non sia un lusso per pochi, ma un elemento fondamentale della vita quotidiana.

Lo spettacolo nasce dall’esigenza di non dimenticare la tragedia di Lampedusa del 2013, e lo fa attraverso la storia di Samia, una ragazza somala che sogna di riscattare se stessa e il proprio paese vincendo l’oro alle Olimpiadi di Londra. “Questo racconto - spiegano gli autori - è un racconto sui migranti che approdano a Lampedusa, con il loro calvario vissuto nel tentativo di raggiungere un Mondo Nuovo. Con questa narrazione si vuole trasmettere al pubblico le motivazioni dei profughi nell’affrontare i pericolosi viaggi, il perché si abbandona una vita nella speranza di trovare un futuro in un’altra terra per sé e per i propri figli”. Tra le vittime, numerose sono le bare rimaste senza un nome, con diciture come “uomo di circa vent’anni, bambina di circa anni otto”: Liberi di Liberi da intende restituire loro voce e volto.